sabato 12 gennaio 2008

S.O.S.

Terzigno in questa parola vi è tutta la storia della sua Comunità, il suo humus, il suo presente ed il suo futuro. "Terzigno" da "Oppidum ter igne ustum", terra bruciata dal fuoco, oppure terra bruciata tre volte dal fuoco o ancora, rafforzando il toponimo "Terzo", (città costruita) sul terzo fuoco, intendendosi per fuoco la lava che scendeva cospicua dal Vesuvio soprattutto nel 1631, anno di eruzione terribile, che sconvolse la vita di tutti gli abitanti delle pendici del Vesuvio, come accadde a quelli che popolavano le campagne del principato di Ottajano. Vesuvio e Vino, quindi, e non solo: il legame al territorio è determinato anche da altre generosità del vulcano come la lavorazione della pietra vesuviana. La maggior parte delle strade dell'antico regno delle Due Sicilie veniva pavimentata con basolato proveniente da questo territorio, i più eleganti centri storici sono stati restaurati con arredo in pietra lavica estratta e lavorata in Terzigno, la stessa piazza del Plebiscito (Largo di Palazzo) venne ripavimentata con pietra lavica estratta in Terzigno. Dopo l'unità d'ltalia i primi inesorabili esodi per le Americhe, per il nord, hanno incrinato per anni il rapporto d'amore con la propria terra al punto da dimenticarne la prodigalità e violentandola con un abusivismo edilizio e permettendo di sversare e sotterrare nelle proprie viscere rifiuti di tutti i tipi. Ma poteva essereci una inversione di tendenza certa: da una parte l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, dall'altra i rinvenimenti archeologici nella cava Ranieri, ci avevano ridato fiato all'orgoglio delle proprie origini ed alla voglia di migliorare l'esistente. Il Vesuvio, con il suo Parco; Vino, con il suo doc ed il suo giovane di tipo frizzantino; la pietra lavica, con la sua arte di archi, di sedili, di fontane e di strade lastricate. Potrebbe bastare per una sola comunità, Terzigno per l'inondazione Cinese ha gia' perso l'unica fonte di economia locale ,l'abbigliamento perche' era riuscito a diventare elemento imprescindibile di quella filiera del tessile e dell' abbigliamento che ha invaso i mercati nazionali ed internazionali insieme alle produzioni delle cittadine limitrofe.
Qesto paese come Pianura e' condannato a trasformarsi in un paese vuoto , morto, dovra' pagare per l'inefficienza di tutta una classe politica Campana incapace e collusa che ci ha svenduto .
Fa un'enorme dolore sentir considerare camorriste quelle persone che protestano con forza perche' hanno capito che forse hanno perso qualche persona cara o convivono con qualche patologia legata ai rifiuti.
E' assurdo che nel 2008 in un paese civile lo stato non ascolta delle persone che denunciano che sulle proprie terre c'e' qualche cosa che non quadra dal punto di vista sanitario, troppi Tumori. Leucemie, Malformazioni e il governo non provvede, abbiamo richiesto delle verifiche all'ARPAC , non abbiamo risposte.
Chiediamo semplicemente di poter vivere e morire come in un'altro paese d'Italia, chiediamo una commissione di esperti con coscienza che possano certificare che le nostre terre siano adatte ad ospitare una discarica .
Vi sembra tanto?

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