venerdì 20 febbraio 2009

Terzigno:cosa e chi dietro le fiamme nel capannone ? Puzza di munnezza e appalti, o altro?

Terzigno Nella scorsa notte sicuramente dopo le 2:00 di questa luminosa domenica che avrebbe dovuto vedere la prima sfilata dei carri carnascialeschi, organizzati dalle varie contrade cittadine, un incendio doloso ha completamente distrutto il carro, il trattore che avrebbe dovuto trainarlo e parte della struttura commerciale che lo ospitava.
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La situazione diventa ancora più spinosa dal momento che ad andare in cenere è stata la struttura commerciale del sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio. Lo stesso sindaco ha confermato di essere restato a seguire i programmi televisivi fino all’1:30. circa un’ora dopo i primi rumori e il fumo.
Le fiamme che hanno completamente distrutto carro e trattore pronti per la sfilata si sono propagate successivamente alla tettoia che copre l’area commerciale antistante la casa del prime cittadino terzignese e successivamente sono passate al primo piano della struttura bruciando le tende e gli infissi. La sorte ha voluto che gli abitanti della casa, sindaco compreso, essendo solo da poco andati a letto, si sono accorti di quanto stava accadendo in tempo per allertare i soccorsi. I Vigili del Fuoco, giunti prontamente in località Boccia al Mauro, dove appunto è sita l’abitazione di Auricchio, hanno spento le fiamme e sventato quello che poteva trasformarsi in tragedia.
«Non ho ricevuto minacce – ci ha dichiarato a caldo il sindaco della cittadina vesuviana – e non posso assolutamente pensare ad un atto di matrice politica. Non riesco a spiegarmi il perché di un’azione così grave. Sono ben tredici anni che con i miei collaboratori e tutti i volontari della frazione in cui vivo ed opero realizziamo il carro per il carnevale del nostro paese. La mia famglia ed io stesso siamo sotto shock, siamo stati estremamente fortunati. Normalmente all’ora in cui è stato appiccato il fuoco, dormiamo abbondantemente tutti e se non ci fossimo attardati a seguire i programmi televisivi con la consapevolezza del successivo giorno di festa, avremmo seriamente rischiato la vita».
Le forze dell’ordine hanno fatto tutti i rilevamenti e non escludono alcuna pista. Una domenica di festa piombata improvvisamente sotto una densa cappa di paura, rabbia e sconcerto. La sfilata per le strade cittadine è stata inevitabilmente rinviata a data da destinarsi.

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