venerdì 19 marzo 2010

BLOCCATA DISCARICA TERZIGNO NEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

Vorrei fare un grosso plauso a quelle donne anziane, giovani, famiglie, cittadini che ieri sera anche se in pochi, hanno trovato il coraggio di fermare per 4 ore la discarica e manifestare urlare il proprio dissento su una decisione palesemente catastrofica che vede condannare la nostra comunita', ci hanno prescelto come quelli che si dovranno sacrificare per gli errori e gli orrori dei nostri amministratori negli ultimi 15 anni e più.
Hanno trovato il coraggio nonostante vi era chi diffondeva paure e preoccupazioni come se vivessimo in un Regime, come se non fosse nostro diritto chiedere di non morire, di difendere se stessi le proprie famiglie e lo proprie terri.
Ci stava pure chi si nascondeva dietro al fatto che forse eravamo in pochi e che nulla si potesse fare, e chi come al solito pensava ad un modo piu comodo, delegare affidare ad altri , quello che possiamo tentare di fare noi, visto ormai che nessuno e sottolineo nessuno ha fatto ed ha intenzione di fare per noi, tranne che usarci in campagna elettorale.
La nostra non è una lotta di forza, ma è con forza e determinazione che dobbiamo far valere le nostre ragioni fin quando non interviene l'Europa a ripristinare lo stato di cose
in Italia paese che prede fondi europei per valorizzare e preservare luoghi e poi contaminare e condannare delle comunita' intere, per coprire le nefandezze acclarate di amministratori ed amministrazioni intere di tutti i colori che hanno nomi e cognomi e che stanno ancora tutti li senza che nessuno venga nemmeno politicamente condannato.
Quando si hanno queste ragioni non bisogna avere paura di manifestarle liberamente e pacificamente, nessuno puo sopprimerci e si è visto pure ieri sera nonostante tutto l'enorme schieramento delle forze dell'ordine intervenute nulla è succeso nessun denunciato nessuna carica nonostante non eravamo in tantissimi si è bloccata la discarica per 4 ore, non dobbiamo fermarci anche se vediamo il vicino di casa fregarsene, lui è un vile o un incosciente che non si rende ancora conto di che gli sta succedendo, forse lo capira' domani o dopodomani o mai, ma non per questo bisogna rinunciare a difendersi.

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