sabato 5 giugno 2010

MA LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI...???????.






Dopo le sconfortanti notizie provenienti dagli enti Provincia e Regione riguardanti la Cava vitello e la Cava Sari e in attesa di risposte concrete dalla politica comunale, provinciale e regionale, che nei proclami si dichiarano tutti contrari all'apertura di una nuova discarica nel parco nazionale del vesuvio, ma che nei fatti pero' non ha visto ad oggi nessun atto o delibera per fermare questo genocidio, perchè di questo si tratta, puro genocidio, mettere una discarica in un parco nazionale sulle pendici del vesuvio, vulcano attivo con continue attivita' sismiche significa condanna lenta ma certa per le popolazioni adiacenti,per l'inevitabile inquinamento delle falde, una parte della cittadinanza scende in piazza mentre la stragrande maggioranza preferisce inspiegabilmente rimanere tappata in casa con porte e finestre tappate per il fetore esagerato che la discarica sari da tempo ci regala.
Ieri sera 4 giugno, alle ore 22, un folto gruppo di cittadini dell'area vesuviana, circa 500 persone – riunitosi sulla panoramica di Boscoreale in assemblea pubblica sul tema “discariche ed inceneritori” ha chiesto alla polizia presente come sempre in massa ed in assetto antisommossa di poter avere un'incontro con il prefetto, dopo qualche ora ci hanno detto che era stato impossibile contattarlo ma ci garantivano un'incontro entro sette giorni.
Passata la mezzanotte, il gruppo di cittadini è andato via via diminuendo fin quando – verso le ore 1.00 – le persone, rimaste circa in 50, nell’intento di proseguire la manifestazione, hanno subito l’offesa delle forze dell’ordine che hanno iniziato una carica contro i manifestanti stessi, molti dei quali fermi ai lati della strada, tra cui anziani, donne e bambini.
I cittadini hanno provato a difendersi a mani alzate e senza offendere. Dopo circa trenta minuti di scontri, il bilancio è stato di 3 persone fermate e 6 feriti, tutti fra i civili, e stamattina perquisizioni domiciliari per alcuni manifestanti.
L’offensiva dello Stato contro il diritto dei cittadini a difendere la propria salute, ed i propri diritti ha toccato questa sera punti di estrema violenza e tensione. La risposta alla richiesta, legittima, della cittadinanza a voler far rispettare la legge sugli obblighi dei comuni sulla raccolta differenziata,unico mezzo per scongiurare le discariche,e a veder tutelata la propria salute, è stata la violenza delle forze dell’ordine.
Voglio ricordare che come da ultimo decreto legge del 2008 sono passibili di denuncia e di arresto chi ostacola o impedisce il lavoro delle discariche, ma prevede pure il commissariamento dei comuni che non rispettano i termini della raccolta differenziata,a questo punto se la legge è uguale per tutti mi auguro che come siano partite le denuncie e le perquisizioni per i cittadini, vengano pure fatti i controlli per le amministrazioni.

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