
10 febbraio 2009 - È Igor Kinasevych, 30 anni, ucraino, clandestino, l’uomo ritrovato cadavere dai carabinieri in una discarica abusiva di Terzigno, nel napoletano.
Decisive, ai fini del riconoscimento, le impronte digitali: Kinasevych, infatti, era schedato per alcuni reati commessi contro il patrimonio. Un primo esame autoptico ha stabilito che l’ucraino è stato ucciso con più coltellate, inferte alla schiena. La profonda frattura alla scatola cranica è successiva alla morte.
Le indagini da parte dei carabinieri puntano ad un regolamento di conti tra piccoli malviventi che vivono ai margini della società. I militari setacciano gli ambienti dei clandestini, dei cosiddetti senza fissa dimora. Sulla "scena del crimine", gli investigatori hanno repertato un coltello e tracce biologiche, sottoposti ai rilievi scientifici.
Decisive, ai fini del riconoscimento, le impronte digitali: Kinasevych, infatti, era schedato per alcuni reati commessi contro il patrimonio. Un primo esame autoptico ha stabilito che l’ucraino è stato ucciso con più coltellate, inferte alla schiena. La profonda frattura alla scatola cranica è successiva alla morte.
Le indagini da parte dei carabinieri puntano ad un regolamento di conti tra piccoli malviventi che vivono ai margini della società. I militari setacciano gli ambienti dei clandestini, dei cosiddetti senza fissa dimora. Sulla "scena del crimine", gli investigatori hanno repertato un coltello e tracce biologiche, sottoposti ai rilievi scientifici.
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