IL SUD CHE SI RIBELLA ALLE DISCRIMINAZIONI DELLA ASSICURAZIONI DEL NORD.
lunedì 4 luglio · 10.30 Napoli: PIAZZA PLEBISCITO-MANIFESTAZIONE CONTRO IL CARO ASSICURAZIONI E LA DISCRIMINAZIONE DEL SUD
senza bandiere di partito, ma trombe campanelli tutto quello che possa far casino ed a piedi un asciugamano bianco in mano per riconoscerci
venerdì 1 luglio 2011
Codacons denuncia i ministri della Lega, IL sud: riprendetevi indietro i rifiuti tossici !!!
30/06/2011 - "denunciati i ministri della Lega Nord per il voto contrario al decreto sui rifiuti giunto oggi in Consiglio dei Ministri". Ad annunciarlo, in una nota, il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), secondo il quale "la strenua opposizione della Lega al decreto del Governo sull'emergenza rifiuti, rappresenta un atto amministrativo all'interno di un organo non politico quale è il Consiglio dei Ministri, e come tale può essere contestato nelle sedi opportune". "Di fronte alla gravissima situazione di Napoli, - è spiegato nella nota di Codacons - opporsi al trasferimento dei rifiuti nelle altre regioni italiane è un gesto irresponsabile che rischia di alimentare l'emergenza e accrescere il pericolo di epidemie e danni alla salute per i cittadini".
- 'Rifiuti? A casa loro'. Titolava cosi' La Padania che in prima pagina scrive : 'Il Carroccio ribadisce la contrarieta' ad importare al Nord il problema in Campania. Le regioni confinanti aprano le loro discariche'.
E' necessario che adesso la Campania cancelli subito dallo statuto la possibilità di importare rifiuti speciali dal Nord e che si fermino i flussi verso il Sud, visto che lo stato in collusione con i partiti ha sempre appoggiato tramite politici collusi e mercenari. Bonifichiamo tutte le nostre Terre a loro spese, e rispediamoglieli indietro.
- 'Rifiuti? A casa loro'. Titolava cosi' La Padania che in prima pagina scrive : 'Il Carroccio ribadisce la contrarieta' ad importare al Nord il problema in Campania. Le regioni confinanti aprano le loro discariche'.
E' necessario che adesso la Campania cancelli subito dallo statuto la possibilità di importare rifiuti speciali dal Nord e che si fermino i flussi verso il Sud, visto che lo stato in collusione con i partiti ha sempre appoggiato tramite politici collusi e mercenari. Bonifichiamo tutte le nostre Terre a loro spese, e rispediamoglieli indietro.
IL SUD SI RIBELLA, PICCOLI SEGNALI DI GRANDE MALESSERE, ATTENZIONE ARRIVANO I NUOVI BRIGANTI !!!
IL SUD SI RIBELLA, PICCOLI SEGNALI DI GRANDE MALESSERE, ATTENZIONE ARRIVANO I NUOVI BRIGANTI !!!
I nuovi briganti rappresentano il Sud intero, quello che mette da parte l'ideologia di dx o sx, per un'emergenza sociale che dura da 150 anni.La questione meridionale va finalmente affrontata, con le buone o con le cattive. Il colonialismo nordista va fermato. Ridisegniamo l'ITALIA, EQUA E SOLIDALE. VIA LA LEGA ED I LEGHISTI, VIA I POTERI LOBBYSTICI E DI PARTITO ANTIMERIDIONALI, CACCIAMO GLI INVASORI.
Momenti di tensione a palazzo Ghigi, il Sud non ci sta.
mercoledì 29 settembre 2010
TERZIGNO, UN POPOLO CONDANNATO ED ABBANDONATO
Sono passati 3 anni da quando a Terzigno ci mobilitammo contro il decreto legge Prodi che prevedeva la prima discarica a terzigno ( cava SARI ) nel bel mezzo del parco nazionale del vesuvio, ma oggi è come se rivivessimo lo stesso periodo, NULLA E' CAMBIATO, basta guardare i post piu' vecchi di questo blog e ci accorgiamo che possono essere ripubblicati oggi.
Forse qualche personaggio è cambiato ma la musica è sempre la stessa.
La cosa piu' raccappricciante è che oggi la giusta rabbia popolare sta sfociando in rivolta violenta,la violenza toglie tutte le ragioni va repressa isolata e condannata, le forze dell'ordine stanno difendendo la monnezza perchè gli è stato dato questo ordine, e gli autocompattatori arrivano a Terzigno perchè così hanno voluto.
Il nostro nemico non deve essere la polizia o i camion della spazzatura ma chi ha deciso questo, che sta nei nostri comuni, nella provincia, nella regione e al parlamento.
Non è giusto cercare tra questi cittadini la camorra, qui è solo gente esasperata che sbaglia, piuttosto vanno subito individuati processati e condannati i responsabili che hanno indotto questi cittadini all'esasperazione.
Forse qualche personaggio è cambiato ma la musica è sempre la stessa.
La cosa piu' raccappricciante è che oggi la giusta rabbia popolare sta sfociando in rivolta violenta,la violenza toglie tutte le ragioni va repressa isolata e condannata, le forze dell'ordine stanno difendendo la monnezza perchè gli è stato dato questo ordine, e gli autocompattatori arrivano a Terzigno perchè così hanno voluto.
Il nostro nemico non deve essere la polizia o i camion della spazzatura ma chi ha deciso questo, che sta nei nostri comuni, nella provincia, nella regione e al parlamento.
Non è giusto cercare tra questi cittadini la camorra, qui è solo gente esasperata che sbaglia, piuttosto vanno subito individuati processati e condannati i responsabili che hanno indotto questi cittadini all'esasperazione.
martedì 28 settembre 2010
LO STATO CHE HA PERSO
LO STATO CHE HA PERSO
La Democrazia italiana è morta da tempo! Clan di oligarchi che si definiscono “partiti” si sono impossessati del potere politico alleandosi con il grande capitale, con la mafia, con la camorra.
È rimasto solo lo ”Stato”.
Lo Stato italiano non rappresenta gli interessi dei cittadini, è una entità che, al sol fine di perseguire interessi di pochi non esita a schiacciare i diritti fondamentali delle popolazioni.
TERZIGNO FRONTE DI LOTTA PER LA DEMOCRAZIA
La vicenda dei rifiuti in Campania è emblematica della contrapposizione tra l’alleanza Partiti-Capitale-Camorra e le popolazioni costrette a subire sulla propria pelle le scelte dettate dai grandi interessi economici.
La cittadinanza si sta sollevando sempre più numerosa e determinata contro la violenza di un invasore criminale.
Per aprire la discarica di Terzigno lo Stato ha violato le stesse regole che si è dato. Ha schiacciato la Costituzione nata dalla Resistenza, ha rinnegato le leggi che si è dato, ha violato gli accordi internazionali, si è dimostrato indifferente alle proteste di una grande popolazione che muore per questo scellerato atto.
In aggiunta, il plurindagato Bertolaso ha affermato che “che chiunque si opponga alla discarica è definibile un fuori legge”.
TERZIGNO KABUL
Un esercito che presidia il territorio, migliaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri che sono mobilitati solo per scortare camion che sono destinati ad avvelenare il territorio, sono scene che si vedono solo nei teatri di guerra. Le migliaia di soldatini mobilitati, ormai sono visti come nemici della popolazione. Hanno perso il rispetto delle regole, perché hanno violato le regole per ubbidire ai folli ordini dello Stato.
La guerriglia cittadina dilaga. Lo Stato che ha perso la sua guerra dei rifiuti sta battendo i suoi ultimi, violenti, colpi di coda.
QUANDO LO STATO SCHIACCIA I CITTADINI,
QUANDO LO STATO SI ALLEA ALLA MALAVITA,
QUANDO LO STATO MENTE,
QUANDO LO STATO MOBILITA TUTTE LE SUE FORZE ARMATE CONTRO LE POPOLAZIONI,
QUANDO LO STATO, NONOSTANTE TUTTO CIÓ, NON RIESCE A CONTROLLARE IL TERRITORIO,
QUANDO LO STATO PERSEGUITA I CITTADINI PIÚ SENSIBILI ED ATTIVI
LO STATO HA PERSO!
La Democrazia italiana è morta da tempo! Clan di oligarchi che si definiscono “partiti” si sono impossessati del potere politico alleandosi con il grande capitale, con la mafia, con la camorra.
È rimasto solo lo ”Stato”.
Lo Stato italiano non rappresenta gli interessi dei cittadini, è una entità che, al sol fine di perseguire interessi di pochi non esita a schiacciare i diritti fondamentali delle popolazioni.
TERZIGNO FRONTE DI LOTTA PER LA DEMOCRAZIA
La vicenda dei rifiuti in Campania è emblematica della contrapposizione tra l’alleanza Partiti-Capitale-Camorra e le popolazioni costrette a subire sulla propria pelle le scelte dettate dai grandi interessi economici.
La cittadinanza si sta sollevando sempre più numerosa e determinata contro la violenza di un invasore criminale.
Per aprire la discarica di Terzigno lo Stato ha violato le stesse regole che si è dato. Ha schiacciato la Costituzione nata dalla Resistenza, ha rinnegato le leggi che si è dato, ha violato gli accordi internazionali, si è dimostrato indifferente alle proteste di una grande popolazione che muore per questo scellerato atto.
In aggiunta, il plurindagato Bertolaso ha affermato che “che chiunque si opponga alla discarica è definibile un fuori legge”.
TERZIGNO KABUL
Un esercito che presidia il territorio, migliaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri che sono mobilitati solo per scortare camion che sono destinati ad avvelenare il territorio, sono scene che si vedono solo nei teatri di guerra. Le migliaia di soldatini mobilitati, ormai sono visti come nemici della popolazione. Hanno perso il rispetto delle regole, perché hanno violato le regole per ubbidire ai folli ordini dello Stato.
La guerriglia cittadina dilaga. Lo Stato che ha perso la sua guerra dei rifiuti sta battendo i suoi ultimi, violenti, colpi di coda.
QUANDO LO STATO SCHIACCIA I CITTADINI,
QUANDO LO STATO SI ALLEA ALLA MALAVITA,
QUANDO LO STATO MENTE,
QUANDO LO STATO MOBILITA TUTTE LE SUE FORZE ARMATE CONTRO LE POPOLAZIONI,
QUANDO LO STATO, NONOSTANTE TUTTO CIÓ, NON RIESCE A CONTROLLARE IL TERRITORIO,
QUANDO LO STATO PERSEGUITA I CITTADINI PIÚ SENSIBILI ED ATTIVI
LO STATO HA PERSO!
questo “stato” uccide le istituzioni, la legge deroga ai diritti..........F.P.ORESTE
Che tempi viviamo se questo “stato” uccide le istituzioni, se la legge deroga ai diritti, se il potere, che dal popolo promana e per il popolo andrebbe esercitato, è soltanto forza senza consenso? O tempora o mores! Imporre con la forza della legge e della forza la fine di un territorio e della sua popolazione, stabilire per legge l’avvelenamento lento ed inesorabile di decine di migliaia di persone, scortare con mille divise i camion di ditte riconducibili in buona parte al sistema che le divise dovrebbero fronteggiare, premettere la ragione politica alla ragione e alla logica, la giustizia e il diritto derogati dalla legge. E’ questo il paradosso con cui lo stato, questo stato, qui, a Boscoreale, a Terzigno, nei nostri paesi, sta uccidendo le sue istituzioni. Le nostre terre erano avvelenate da mani criminali da molto prima decidesse di farlo questo stato, le ingiustizie e la morte erano imposte con la forza da molto prima che si decidesse di farlo con una legge o con un decreto, e vedere la verità ed il diritto oltraggiati dall’omertà e dalle menzogne non è stata certo una novità. La differenza è che chi, come me, credeva e crede nello Stato di Diritto, sognava e sogna di poter ricevere giustizia dallo Stato e dal Diritto. E invece riceviamo veleni, morte, ingiustizie e perfino i lacrimogeni, come se per piangere del nostro destino e delle nostre sventure ne avessimo davvero bisogno.Pensavamo che le nostre lacrime fossero finite, esaurite, pensavamo di aver sofferto e pianto tutto quello che un popolo poteva subire da se stesso e dalla propria sorte, ed è evidente che coltivavamo illusioni che non ci spettavano, noi sognavamo uno Stato ed un Diritto che intervenissero, finalmente, per operare le bonifiche, per sostenere lo sviluppo turistico, per ripristinare legalità e civiltà, ed era evidente che ci stavamo illudendo, ma non avremmo mai immaginato che alle esequie delle nostre speranze anche le lacrime ci fossero imposte con la forza.Ma chi oggi ci guarda senza volerci vedere, senza voler comprendere le nostre ragioni ed il nostro dolore, chi chiama anarchici ed insurrezionalisti il mio parroco ed il mio commercialista, chi contro la signora Rosa vuole mandare l’esercito, chi vuole fare una legge che renda speciale una legge che non è una legge, chi dovrebbe applicare la legge, chi calpesta la legge, chi scrive altro da ciò che vede, chi dice altro da ciò che pensa, chi tace, chi mente, chi nasconde, chi confonde, chi trama, chi si vende, chi ci svende, tutti Voi e tutti Costoro, non pensiate e non pensino che la nostra disperazione non sia la vostra e la loro, non pensiate e non pensino che la nostra disgrazia non vi appartenga e non gli appartenga. Siete e sono i nostri assassini, e che la vergogna e il rimorso accompagnino quel che resta della vostra e della loro umanità.
EMERGENZA infinita. E' uno show, un immenso show. Visto e rivisto, sembra bloccato il tasto del replay.
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EMERGENZA infinita. E' uno show, un immenso show. Visto e rivisto, sembra bloccato il tasto del replay.
pubblicata da Pietro Avino il giorno martedì 28 settembre 2010 alle ore 6.15
Terzigno, Boscoreale, Trecase e Boscotrecase sono popolazioni vittime di politiche scellerate nella gestione dei rifiuti, come lo è il resto della Campania. In questi giorni i residenti dei suddetti comuni subiscono l'apertura di Cava Vit...iello e sono lasciati abbandonati a loro stessi, in pasto ai media e all'opinione pubblica.
Il manifesto funebre è del 2008 (http://tinyurl.com/37u7jyu), ma ora siamo di nuovo in quelle stesse condizioni se non peggiori. Continua lo sversamento di rifiuti su un territorio già martoriato. La politica ha fallito e gli impianti che dovevano risolvere i problemi non sono mai partiti!
In questi giorni sono stato a Terzigno e mentre semplici cittadini si opponevano all'apertura di Cava Vitiello, sotto la pioggia e fino alle 4 del mattino, NON C'ERA NESSUNO. Solo la gente comune!
► Dov'erano i partiti ??► Dov'erano le associazioni ambientaliste "prezzolate" e tanto attenzionate dai media ??► Dov'erano le grandi firme del giornalismo italiano candidate al nobel ??
Mentre Roberto Saviano continua a scrivere "chiacchiere" che non fanno la differenza e La Repubblica, così come gli altri media nostrani, fanno la loro propaganda sulla pelle della gente, il resto della Campania subisce ancora una volta IMPASSIBILE e DISPERATA l'ennesima EMERGENZA infinita. E' uno show, un immenso show. Visto e rivisto, sembra bloccato il tasto del replay.
Il massimo che si riesce a "mettere in campo" è affinché nulla realmente cambi.
► In giorni di scontri e resistenza, nessuno partito politico è al fianco di questa gente.
► Da un lato le Associazioni ambientaliste prezzolate pensano a "educare" le nuove generazioni, ma dall'altro lasciano di fatto soli quanti invece con sacrifici continuano a lottare.
► Chi ha influenza sull'opinione pubblica se da un lato invita a mandare le foto dei cassonetti pieni di Napoli a Repubblica, dall'altro non pensa a fare nemmeno un editoriale sulla gente comune in piazza, donne e bambini, sgomberati a forza dalle autorità. Magari invitando tutti a partecipare e a resistere contro i soprusi.
Basta con queste ipocrisie!
un Grazie ai comitati e ai gruppi del Presidio. I veri eroi siete VOI !
Io c'ero, li ho visti negli occhi e sono con loro.
Per "La Terra dei Fuochi"Angelo Ferrillo - http://www.laterradeifuochi.it/
No alla discarica: i sindaci occupano la provincia. Cesaro: "Irresponsabili"
27/09/2010 -
Cresce la tensione contro la paventata realizzazione della seconda discarica di Terzigno, nel Parco nazionale del Vesuvio. Questa sera i sindaci dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e il vice sindaco di Terzigno hanno occupato la sala riunioni della Provincia di Napoli. La protesta continuera' per tutta la notte e fino a domani, quando e' in programma la riunione di un tavolo tecnico. A provocare la drastica decisione il mancato impegno della Provincia di Napoli a non aprire la seconda discarica, in localita' Cava Vitiello, che dovrebbe inghiottire oltre 3 milioni di tonnellate. La rivolta anti discarica era arrivata oggi fin dentro le scuole: le 'vulcaniche', cosi' come si sono autodefinite le mamme degli studenti di scuola media, elementare e materna, hanno iniziato in mattinata l'occupazione degli istituti. A Boscoreale (Napoli), uno degli epicentri della protesta contro la paventata apertura della seconda discarica della vicina Terzigno e dove una bomba carta e' stata fatta esplodere nei pressi della tenda dove il sindaco Gennaro Langella da tre giorni e' in sciopero della fame, resta molto alta la tensione. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, prima di presiedere in serata l'incontro coi sindaci, ha parlato della vicenda della seconda discarica, sulla quale da giorni manifestanti e forze di polizia si fronteggiano di notte nei pressi del sito attualmente gia' aperto, con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nei prossimi giorni, forse tra giovedi' e venerdi' incontrera' il premier. Un altro incontro ci sara' con il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. A Berlusconi, Cesaro ha fatto presente ''che esiste un 'problema' dei rifiuti che si chiama Terzigno e che in questi giorni si rileva sempre di piu'. Dobbiamo trovare una soluzione, questa vicenda sta condizionando la vita dei cittadini e della provincia di Napoli''. Come accade da giorni migliaia di persone si erano radunate per manifestare la loro contrarieta' alla realizzazione della discarica. Il bollettino dell'ultima notte di protesta si conclude con l'accesso allo sversatoio dei camion che hanno riversato la spazzatura ma con piu' di una difficolta'. La strada era stata ostruita da due grossi massi, da pneumatici usati e da vario materiale di scarto. Inoltre sulla carreggiata era stato lasciato un abbondante strato di olio mentre qualcuno ha incendiato un'auto. Dopo l'intervento dei vigili del fuoco e' stato possibile, all'alba, l'ingresso dei camion alla discarica. Sempre alle prime luci del giorno ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta vicino alla tenda in piazza Pace dove vive da tre giorni il sindaco. Gennaro Langella, che ha avuto un leggero malore ma che intende andare avanti nella protesta, sottolinea di ''non essere per niente intimidito da qualnto accaduto e sono sempre piu' determinato a continuare con quella che ritengo sia una giusta protesta''. A Napoli l'assessore all'Igiene Urbana, Paolo Giacomelli annuncia il ritorno alla normalita' entro mercoledi' con il prelievo delle ultime 400 tonnellate di arretrato. Tornando alla zona vesuviana, sul piede di guerra scendono anche le 'mamme vulcaniche'. E' scattata oggi l'occupazione delle presidenze della scuola elementare e dell'infanzia del I Circolo didattico e della scuola media Francesco Dati. Domani e dopodomani i bimbi non andranno a scuola. Un modo per rilanciare l'insostenibilita' dell'apertura di una seconda discarica visto che dalla prima, gia' funzionante, arrivano ''esalazioni nauseabonde''. Gli studenti dell'istituto tecnico Vesevus, dal canto loro, hanno sfilato in corteo per le strade del paese. Il questore di Napoli, Santi Giuffre', annuncia che gli autocompattatori diretti alla discarica saranno scortati finche' necessario. Conferma che il raid compiuto a Napoli, con la distruzione dei mezzi, ha una matrice che porta alle infiltrazioni della criminalita' organizzata. Quanto alla pista per gli incidenti verificatisi durante le proteste anti discarica, a suo giudizio, si e' in presenza di ''infiltrazioni di elementi dei centri sociali''. Il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, ribadisce che ''fino ad oggi non ci sono elementi che ci portino a pensare a manovre di clan camorristici'' e sottolinea di essere andato ''vicino a zone dove c'e' la discarica. Per quanto possano essere perfette, la puzza si sente anche a distanza. Quando se ne fanno due, la cosa non e' piacevole''.
CESARO, SINDACI IRRESPONSABILI
Il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro definisce ''irresponsabile'' la decisione dei sindaci di occupare l' ente ed annulla l' incontro fissato per domani mattina con Regione e Comune. "Avevo aperto con la riunione di stasera la strada del dialogo - afferma Cesaro in una dichiarazione - avevo proposto iniziative concrete che portano alla realizzazione di cinque siti di compostaggio e misure per assicurare la biostabilizzazione dei rifiuti per una loro migliore qualita', raggiungendo risultati che portano ad una riduzione del 30% della quantita' da sversare nelle discariche. Mi ero fatto promotore di un tavolo permanente allargato anche alle altre istituzioni responsabili della gestione dei rifiuti, quali Regione, Comune e Protezione civile, sin dalla giornata di domani''. ''La risposta dei quattro sindaci è stata l'occupazione: una risposta irresponsabile per dei rappresentanti delle istituzioni, che rischia di esasperare gli animi e che non va nella direzione del dialogo e della ricerca delle soluzioni concrete. Mi rifiuto di dialogare da oggi in poi con chi agisce con questi metodi'' - conclude Cesaro - ho deciso anche di annullare il previsto incontro di domani mattina con Regione e Comune, visto che in questo clima e' impossibile trattare alcun problema".
Cresce la tensione contro la paventata realizzazione della seconda discarica di Terzigno, nel Parco nazionale del Vesuvio. Questa sera i sindaci dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e il vice sindaco di Terzigno hanno occupato la sala riunioni della Provincia di Napoli. La protesta continuera' per tutta la notte e fino a domani, quando e' in programma la riunione di un tavolo tecnico. A provocare la drastica decisione il mancato impegno della Provincia di Napoli a non aprire la seconda discarica, in localita' Cava Vitiello, che dovrebbe inghiottire oltre 3 milioni di tonnellate. La rivolta anti discarica era arrivata oggi fin dentro le scuole: le 'vulcaniche', cosi' come si sono autodefinite le mamme degli studenti di scuola media, elementare e materna, hanno iniziato in mattinata l'occupazione degli istituti. A Boscoreale (Napoli), uno degli epicentri della protesta contro la paventata apertura della seconda discarica della vicina Terzigno e dove una bomba carta e' stata fatta esplodere nei pressi della tenda dove il sindaco Gennaro Langella da tre giorni e' in sciopero della fame, resta molto alta la tensione. Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, prima di presiedere in serata l'incontro coi sindaci, ha parlato della vicenda della seconda discarica, sulla quale da giorni manifestanti e forze di polizia si fronteggiano di notte nei pressi del sito attualmente gia' aperto, con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nei prossimi giorni, forse tra giovedi' e venerdi' incontrera' il premier. Un altro incontro ci sara' con il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. A Berlusconi, Cesaro ha fatto presente ''che esiste un 'problema' dei rifiuti che si chiama Terzigno e che in questi giorni si rileva sempre di piu'. Dobbiamo trovare una soluzione, questa vicenda sta condizionando la vita dei cittadini e della provincia di Napoli''. Come accade da giorni migliaia di persone si erano radunate per manifestare la loro contrarieta' alla realizzazione della discarica. Il bollettino dell'ultima notte di protesta si conclude con l'accesso allo sversatoio dei camion che hanno riversato la spazzatura ma con piu' di una difficolta'. La strada era stata ostruita da due grossi massi, da pneumatici usati e da vario materiale di scarto. Inoltre sulla carreggiata era stato lasciato un abbondante strato di olio mentre qualcuno ha incendiato un'auto. Dopo l'intervento dei vigili del fuoco e' stato possibile, all'alba, l'ingresso dei camion alla discarica. Sempre alle prime luci del giorno ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta vicino alla tenda in piazza Pace dove vive da tre giorni il sindaco. Gennaro Langella, che ha avuto un leggero malore ma che intende andare avanti nella protesta, sottolinea di ''non essere per niente intimidito da qualnto accaduto e sono sempre piu' determinato a continuare con quella che ritengo sia una giusta protesta''. A Napoli l'assessore all'Igiene Urbana, Paolo Giacomelli annuncia il ritorno alla normalita' entro mercoledi' con il prelievo delle ultime 400 tonnellate di arretrato. Tornando alla zona vesuviana, sul piede di guerra scendono anche le 'mamme vulcaniche'. E' scattata oggi l'occupazione delle presidenze della scuola elementare e dell'infanzia del I Circolo didattico e della scuola media Francesco Dati. Domani e dopodomani i bimbi non andranno a scuola. Un modo per rilanciare l'insostenibilita' dell'apertura di una seconda discarica visto che dalla prima, gia' funzionante, arrivano ''esalazioni nauseabonde''. Gli studenti dell'istituto tecnico Vesevus, dal canto loro, hanno sfilato in corteo per le strade del paese. Il questore di Napoli, Santi Giuffre', annuncia che gli autocompattatori diretti alla discarica saranno scortati finche' necessario. Conferma che il raid compiuto a Napoli, con la distruzione dei mezzi, ha una matrice che porta alle infiltrazioni della criminalita' organizzata. Quanto alla pista per gli incidenti verificatisi durante le proteste anti discarica, a suo giudizio, si e' in presenza di ''infiltrazioni di elementi dei centri sociali''. Il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, ribadisce che ''fino ad oggi non ci sono elementi che ci portino a pensare a manovre di clan camorristici'' e sottolinea di essere andato ''vicino a zone dove c'e' la discarica. Per quanto possano essere perfette, la puzza si sente anche a distanza. Quando se ne fanno due, la cosa non e' piacevole''.
CESARO, SINDACI IRRESPONSABILI
Il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro definisce ''irresponsabile'' la decisione dei sindaci di occupare l' ente ed annulla l' incontro fissato per domani mattina con Regione e Comune. "Avevo aperto con la riunione di stasera la strada del dialogo - afferma Cesaro in una dichiarazione - avevo proposto iniziative concrete che portano alla realizzazione di cinque siti di compostaggio e misure per assicurare la biostabilizzazione dei rifiuti per una loro migliore qualita', raggiungendo risultati che portano ad una riduzione del 30% della quantita' da sversare nelle discariche. Mi ero fatto promotore di un tavolo permanente allargato anche alle altre istituzioni responsabili della gestione dei rifiuti, quali Regione, Comune e Protezione civile, sin dalla giornata di domani''. ''La risposta dei quattro sindaci è stata l'occupazione: una risposta irresponsabile per dei rappresentanti delle istituzioni, che rischia di esasperare gli animi e che non va nella direzione del dialogo e della ricerca delle soluzioni concrete. Mi rifiuto di dialogare da oggi in poi con chi agisce con questi metodi'' - conclude Cesaro - ho deciso anche di annullare il previsto incontro di domani mattina con Regione e Comune, visto che in questo clima e' impossibile trattare alcun problema".
"DA QUESTA SERA TUTTI IN STRADA"
"QUESTA SERA TUTTI IN STRADA"
Terzigno non puo' stare a guardare il telegiornale, non c'è piu' possib...ilita' che ci venga mantenuta una falsa promessa ,il futuro sara' ancora piu' compromesso dalla imminente apertura della seconda megadiscarica nel parco nazionale del vesuvio, quella non sara' silenziosa come la prima, quella oltre a fare strage di innocenti si fara' pure sentire essendo posizionata a nord, ci fara' subire miasmi fetidi come e peggio di quello che stanno subendo a Boscreale , non ci fara' dormire e ci entrera' lentamente nelle vene.
Terzigno non puo' stare a guardare il telegiornale, non c'è piu' possib...ilita' che ci venga mantenuta una falsa promessa ,il futuro sara' ancora piu' compromesso dalla imminente apertura della seconda megadiscarica nel parco nazionale del vesuvio, quella non sara' silenziosa come la prima, quella oltre a fare strage di innocenti si fara' pure sentire essendo posizionata a nord, ci fara' subire miasmi fetidi come e peggio di quello che stanno subendo a Boscreale , non ci fara' dormire e ci entrera' lentamente nelle vene.
Il fallimento del governo, le ragioni di Terzigno
Correva l’anno 2008. Il governo varava il decreto per uscire dall’emergenza, il numero 90. Silvio Berlusconi dichiarava: “Procure e violenti non ci fermeranno, lo Stato stavolta non consentirà a nessuno di fermarlo“. La soluzione: da una parte l’esercito a presidio anche delle discariche, e dall’altra leggi speciali in deroga alle norme in vigore. Tutto per tornare alla normalità, promessa in campagna elettorale. Il super-eroe Guido Bertolaso doveva riportare la Campania in ‘occidente’. Ora che i rifiuti sommergono le strade, le discariche sono in via di esaurimento, l’inceneritore dei miracoli si ferma continuamente, la colpa è dei cittadini che si oppongono all’ennesimo abuso, che fanno i conti con una nuova emergenza. Il sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano ha una sua idea: “Vi è il tentativo di gruppi anarchico-insurrezionali o dell’area dell’antagonismo di aizzare la protesta sociale, mettendo un comune contro l’altro o comunque impedendo l’individuazione dei siti e lo stoccaggio dei rifiuti o tentando di farlo“. Per coprire due anni di fallimento, torna in voga la pista anarchica.
Violenza e scontri avvelenano il clima, ma bisogna spiegare le ragioni dei cittadini di Terzigno, scesi nuovamente in piazza. In quella zona, in pieno parco nazionale del Vesuvio, è stata aperta una discarica, tuttora in funzione, in barba ad ogni regola anche di buon senso. L’idea di Guido Bertolaso è di aprirne un’altra, cava Vitiello, ma anche l’Europa ha dato ragione alla cittadinanza locale. Una commissione ad hoc del parlamento europeo nel maggio scorso ha visitato la zona, definendo folle immaginare una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio sito protetto dall’Unesco. Ma Bertolaso insiste e preme per la nuova cloaca. Anche l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, nel luglio scorso in audizione presso la commissione parlamentare ecomafie, assicurava: «Abbiamo deciso che questa discarica si può anche non fare». E anche il consiglio provinciale, a guida centro-destra, aveva votato una mozione per evitare l’apertura del secondo sito, nel maggio scorso. Ora che i cittadini scendono in piazza sono loro il problema da eliminare.
Anche il Tar del Lazio ha precisato che la competenza e la decisione finale spetta all’organo provinciale e non all’ex struttura commissariale. Sul sito del parco nazionale c’è un comunicato, una sorta di epitaffio: “C’è il rischio che i rifiuti in faccia ai quali il Parco nazionale del Vesuvio aveva sbattuto la porta, entrino dalla finestra. La porta è la cava Vitiello data per non più utilizzabile come discarica; la finestra è costituita dalla minacciosa possibilità che la discarica Sari attualmente in funzione e in via di saturazione venga affiancata da una nuova cavità contigua all´attuale e sempre in area parco”. La soluzione è sempre la stessa: nuove discariche, nessun piano è stato pensato e promosso in questi due anni di annunci. Annunci e promesse ora in frantumi mentre la Campania ripiomba nell’incubo dell’emergenza . Tra qualche giorno le strade saranno di nuovo ripulite ma il problema non sarà risolto.
Violenza e scontri avvelenano il clima, ma bisogna spiegare le ragioni dei cittadini di Terzigno, scesi nuovamente in piazza. In quella zona, in pieno parco nazionale del Vesuvio, è stata aperta una discarica, tuttora in funzione, in barba ad ogni regola anche di buon senso. L’idea di Guido Bertolaso è di aprirne un’altra, cava Vitiello, ma anche l’Europa ha dato ragione alla cittadinanza locale. Una commissione ad hoc del parlamento europeo nel maggio scorso ha visitato la zona, definendo folle immaginare una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio sito protetto dall’Unesco. Ma Bertolaso insiste e preme per la nuova cloaca. Anche l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, nel luglio scorso in audizione presso la commissione parlamentare ecomafie, assicurava: «Abbiamo deciso che questa discarica si può anche non fare». E anche il consiglio provinciale, a guida centro-destra, aveva votato una mozione per evitare l’apertura del secondo sito, nel maggio scorso. Ora che i cittadini scendono in piazza sono loro il problema da eliminare.
Anche il Tar del Lazio ha precisato che la competenza e la decisione finale spetta all’organo provinciale e non all’ex struttura commissariale. Sul sito del parco nazionale c’è un comunicato, una sorta di epitaffio: “C’è il rischio che i rifiuti in faccia ai quali il Parco nazionale del Vesuvio aveva sbattuto la porta, entrino dalla finestra. La porta è la cava Vitiello data per non più utilizzabile come discarica; la finestra è costituita dalla minacciosa possibilità che la discarica Sari attualmente in funzione e in via di saturazione venga affiancata da una nuova cavità contigua all´attuale e sempre in area parco”. La soluzione è sempre la stessa: nuove discariche, nessun piano è stato pensato e promosso in questi due anni di annunci. Annunci e promesse ora in frantumi mentre la Campania ripiomba nell’incubo dell’emergenza . Tra qualche giorno le strade saranno di nuovo ripulite ma il problema non sarà risolto.
Terzigno: 18.000 abitanti .Ma ci sono già 300 cittadini che hanno deciso di difendere anche da soli il paese a tutti i costi.
Siamo in 300, non siamo tutti giovani e forti, ma certamente tutti decisi e compatti .
Non abbiamo nessuna voglia oggi di fare processi politici, sono ormai 16 anni che ci hanno usati, svenduti e condannati, è chiaro ormai che la colpa è di tutti a partire da noi cittadini alle intere amministrazioni locali, provinciali, e regionali ma non accettiamo e non sopporteremo piu' che un dramma di tali proporzioni venga usato sulla nostra pelle per sporchi giochi politici e di interessi.
A Terzigno abbiamo gia' dato troppo se volete continuare questo ecocidio dovete farlo da adesso con la forza, ma non quella dei manganelli, non basteranno piu' perchè noi ci opporremmo senza violenza con i nostri corpi ormai infettati e disarmati.
A D E S S O A M M A Z Z A T E C I T U T T I .
Come se la discarica non bastasse…
Non bastava la discarica ad umiliare i cittadini di Boscoreale. Non bastavano le bugie che hanno raccontato, e continuano a raccontare, i politici. Non bastavano i telegiornali che continuano a chiamarli “camorristi”. Non bastava il signor Bertolaso che dice che la discarica funziona a perfezione e la puzza è frutto della loro immaginazione. Non bastava tutto questo, ci si mette anche la violenza gratuita.
Da una settimana ormai, di notte, i cittadini boschesi si ritrovano a dover scappare dalle manganellate delle forze dell’ordine che appena vogliono prendono il sopravvento e mandano qualche manifestante all’ospedale. Ieri notte, è successo ancora una volta: centinaia e centinaia di persone, di fronte allo schieramento poliziesco, sedute a terra, con le mani in alto bene in vista, nelle prime tre file solo donne e bambini. Il Prefetto De Martino sembra essere abbastanza tranquillo e tollerante, ma ecco che all’improvviso arrivano i rinforzi e tutto cambia. Si conta fino a tre e partono manganellate, calci, pugni e non importa se di fronte a loro ci sono mamme e bambini, non importa se quelle persone hanno motivi validissimi per stare lì, non importa se loro erano seduti con le mani in alto, quello che conta è che quando il Prefetto decide di movimentare un po’ la serata, bisogna sgomberare la strada a tutti i costi per far passare i camion carichi di spazzatura. E intanto sembra che le istituzioni, col calare della sera, svaniscono nel nulla: si vedono solo di giorno saltando da una emittente televisiva all’altra, sono tutti divi ormai, peccato che qui non siamo ad Hollywood ma a Boscoreale dove non si presenta un film, ma una condanna a morte che si chiama discarica. Si riempiono la bocca di paroloni, opinioni, idee, addirittura si indignano dinanzi a tutto questo, ma di notte, quando il gioco si fa duro, quando la polizia carica, sono nelle loro case o peggio ancora a inscenare uno sciopero della fame in una tenda al centro di una piazza, a mo’ di sacra capanna, con tanto di pellegrinaggio votivo, senza capire che lo sciopero non fa altro che debilitare, annientare forze che servirebbero (beh il condizionale è d’obbligo) a lottare. Che vadano di sera a protestare questi signori, cosicché all’indomani i telegiornali nazionali possano dire che sono stati sindaci, consiglieri o assessori ad essere picchiati e non i “camorristi”.
«Ancora una volta – scrivono i portavoce dei Comitati – la violenza della polizia si è accanita su centinaia di manifestanti che pacificamente protestavano per impedire che la già satura discarica SARI di Terzigno si riempisse di ulteriore merda! Noncuranti della presenza di anziani, donne e bambini, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno caricato per sgomberare le strade di accesso al sito presidiate sia a Terzigno che a Boscoreale. Dopo l’atto di forza centinaia di camion scortati sono riusciti a raggiungere la discarica. Si contano tre feriti fra i manifestanti e una decina di feriti fra le forze dell’ordine. La nostra lotta prosegue senza sosta». Intanto, l’aula consiliare di Boscoreale è stata nuovamente occupata.
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